L’11 agosto del 2003 il Comune di Grono è entrato di prepotenza e suo malgrado nel libro dei primati a livello nazionale per aver registrato una temperatura di 41,5°C.
Quale sindaco ed interessato alla materia, non potevo lasciar passare inosservata questa data particolare legata al mio paese così da spingermi a cercare un abbinamento da contrapporre a questo specifico aneddoto.
Il legame con il Comune neocastellano di La Brévine, la cosiddetta “Siberia della Svizzera” che ha raggiunto notorietà con le sue temperature gelide al di sotto dei -40°C (record assoluto di freddo di -41.8°C nel gennaio 1987), pur del tutto casuale, ha preso forma dopo aver interpellato l'allora sindaco signor Jean-Maurice Gasser, cicloamatore e da subito entusiasta a sposare l’iniziativa.
Quale sindaco ed interessato alla materia, non potevo lasciar passare inosservata questa data particolare legata al mio paese così da spingermi a cercare un abbinamento da contrapporre a questo specifico aneddoto.
Il legame con il Comune neocastellano di La Brévine, la cosiddetta “Siberia della Svizzera” che ha raggiunto notorietà con le sue temperature gelide al di sotto dei -40°C (record assoluto di freddo di -41.8°C nel gennaio 1987), pur del tutto casuale, ha preso forma dopo aver interpellato l'allora sindaco signor Jean-Maurice Gasser, cicloamatore e da subito entusiasta a sposare l’iniziativa.
La pista ciclopedonale che ha preso forma sul nostro territorio e che unisce il Bellinzonese con la bassa Mesolcina e con Grono quale capolinea ci ha dato lo spunto per lanciare la sfida a La Brévine, che pur non essendo dietro l’angolo, rappresenta una obiettivo sostenibile.La traversata vuol essere anche un momento di riflessione e la condivisione di un progetto che all’entusiasmo richiede impegno, allenamento e costanza.
L’attività fisica, il movimento e la forza di volontà sono anche le componenti fondamentali per chi è confrontato con una malattia debilitante, che a tutt’oggi non conosce possibilità di guarigione, quale il morbo di Parkinson che purtroppo ha colpito anche la nostra famiglia. Da qui l’idea di sposare il progetto per una buona causa devolvendo parte del ricavato all’associazione “Parkinson Svizzera”.
In considerazione dei recenti gravi danni da maltempo in Mesolcina, in Ticino e Vallese, anche su proposta dell’Associazione Parkinson Svizzera, il ricavato della pedalata sarà devoluto in parti uguali tra Parkinson Svizzera e Catena della solidarietà (maltempo 2024).
Ringraziamo i nostri famigliari che ci hanno permesso di coltivare queste passioni, chi ci seguirà in sella, l’amico e grafico Lulo Tognola per aver realizzato l’immagine, i Municipi di La Brévine e Grono, Marco Gaia e Nicola Nisi di MeteoSvizzera e tutti coloro che seguiranno e sosterranno questa idea.